Politica

Italicum, la legge che c’è solo se serve

Italicum, la legge che c’è solo se serveIl presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Elezioni Mattarella pronto a firmare l’Italicum: un sistema sospeso che può valere come minaccia. Tanti scenari possibili: in caso di crisi anticipata la riforma potrebbe essere «risvegliata». Per gli avversari è più facile la via della Consulta che il referendum. Ma è una strada lunga

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 maggio 2015
Il presidente della Repubblica la firmerà velocemente, magari accompagnando la firma con un messaggio sul necessario collegamento dell’Italicum alla riforma costituzionale. Nessun dubbio dunque che «il paese ha una nuova legge elettorale», come ha esultato il profilo ufficiale dei senatori Pd un attimo dopo il voto di Montecitorio, tralasciando il dettaglio della promulgazione. Epperò abbiamo una legge che non si può usare: è il comma 35 dell’articolo 2 a stabilire che l’Italicum si applica dal 1 luglio 2016. E nel frattempo? Com’è stato giustamente sostenuto, parte della riforma costituzionale implicita dell’Italicum sta nel fatto che il futuro presidente del Consiglio...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi