Politica
Italicum, Renzi accelera e sfida i suoi
Legge elettorale L’ultimo schiaffo alla minoranza: lunedì il sì della direzione, poi in aula prima delle regionali. D’Attorre fa l’ultimo tentativo di mediare: «Convochi un tavolo, ripartire dal metodo Mattarella». Ma la sinistra potrebbe spaccarsi. I ’duri’ verso il non voto
Matteo Renzi, presidente del consiglio e segretario del Pd
Legge elettorale L’ultimo schiaffo alla minoranza: lunedì il sì della direzione, poi in aula prima delle regionali. D’Attorre fa l’ultimo tentativo di mediare: «Convochi un tavolo, ripartire dal metodo Mattarella». Ma la sinistra potrebbe spaccarsi. I ’duri’ verso il non voto
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 26 marzo 2015
Essere definito «arrogante» da Massimo D’Alema, con annesse polemiche, non lo ha preoccupato. Forse però è stato proprio questo a ispirargli l’idea di sferrare l’ultimo affondo sulle minoranze Pd nel momento della massima esposizione mediatica delle proprie divisioni. Per questo ieri Matteo Renzi, nella casacca di segretario del Pd, è partito in contropiede convocando una riunione della direzione sull’Italicum e sulle riforme per lunedì prossimo. Mossa inaspettata: fin qui era opinione diffusa che il fatidico voto sull’Italicum alla camera, quello per cui la minoranza ha lanciato avvertimenti e ultimatum, sarebbe arrivato più avanti, a maggio, dopo le elezioni regionali. Invece...