Cultura
Ivor Prickett, con l’arma dell’empatia
Intervista «No Home from War: Tales of Survival and Loss»: parla il reporter in mostra con una personale alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, in occasione del festival di Fotografia Europea
Slavica Eremic nutre il suo bambino Nikola mentre suo marito Nebojsa dorme, Jurga, Croazia, 2006
Intervista «No Home from War: Tales of Survival and Loss»: parla il reporter in mostra con una personale alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, in occasione del festival di Fotografia Europea
Pubblicato più di un anno faEdizione del 16 maggio 2023
Manuela De LeonardisREGGIO EMILIA
Collaboratore dal 2017 del New York Times e vincitore di diversi World Press Photo Awards, nonché finalista al Pulitzer 2018, Ivor Prickett (Fermory, Cork, Irlanda 1983, vive e lavora a Istanbul), partendo dai Balcani per arrivare alla guerra in Ucraina, ha documentato con i suoi scatti i conflitti e la crisi umanitaria con milioni di rifugiati in Europa. In particolare alla Siria e all’Iraq, dove ha trascorso lunghi periodi tra il 2016 e il 2018 per fotografare la battaglia per sconfiggere l’Isis, è dedicato il suo libro End of the Caliphate (Steidl, 2019). In occasione del festival di Fotografia Europea...