J. Rodolfo Wilcock, un ragno che si annoia
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J. Rodolfo Wilcock, un ragno che si annoia

Scrittori in italiano L’inerzia innocente del re degli orrori tessuta in una pagina di «Lo stereoscopio dei solitari»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 17 giugno 2023
J. Rodolfo Wilcock disse che Lo stereoscopio dei solitari (Adelphi, 1972), raccolta di racconti brevissimi dalla quale l’umanità è pressoché (nominalmente) bandita, è un romanzo con settanta personaggi principali che non si incontrano mai. Se così è, allora questo singolare dispositivo ottico restituisce il ritratto del mondo dopo una apocalisse che ha lasciato dietro di sé una capricciosa selezione di sopravvissuti: tra questi, così come sarà nel Libro dei mostri, diversi animali, esseri mitologici, ecc. Generalmente i mostri di Wilcock assumono posture antropomorfe, ciò che insinua a ogni passo una satira tutta dedicata alle miserie dell’uomo da una prospettiva beffardamente...

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