Alias Domenica
Jackowski: per me l’antichità è come la lingua inglese
Intervista sul Classico L’artista polacco Micha Jackowski illustra il suo rapporto con la scultura classica: un codice universale rivitalizzato dall’estetica pop, per porre questioni urgenti. Le differenze con Paolini e Mitoraj
Michal Jackowski al lavoro
Intervista sul Classico L’artista polacco Micha Jackowski illustra il suo rapporto con la scultura classica: un codice universale rivitalizzato dall’estetica pop, per porre questioni urgenti. Le differenze con Paolini e Mitoraj
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 13 settembre 2020
La ricezione del classico si può declinare in molti modi, come ha dimostrato lo speciale di «Alias» dello scorso 9 agosto, intitolato significativamente Opera aperta. Michał Jackowski (Białystok 1978) è uno degli artisti visuali maggiormente impegnati su questo fronte. Le sue sculture – che sono state esposte, oltre che nella sua Polonia, negli Stati Uniti, in Svizzera, e in Italia – contaminano sapientemente il linguaggio formale della cultura greco-romana con il pop. Ma la sua non è una banale, bensì una meditata reinterpretazione dell’antico in chiave postmoderna, come risulta da questa intervista che ha voluto rilasciarci. La sua opera affonda...