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Jacques Rancière o la democrazia della sensazione

Jacques Rancière o la democrazia della sensazioneJacques Rancière

Intervista Incontro con il filosofo francese che sarà ospite a Firenze il 29 giugno a Palazzo Strozzi (Gabinetto Vieusseux) e al Festival del Cinema Ritrovato a Bologna il 1 luglio

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 giugno 2015
Pensare l’emancipazione a partire dalle condizioni del sensibile, pensare la politica a partire dalle cornici del visibile, dallo statuto delle competenze e delle parole assegnate sono alcune delle «non lezioni» del filosofo francese Jacques Rancière. Una ricerca filosofica, quella di Rancière, che parte dall’uguaglianza, dalle intelligenze anzitutto, e che declina questa parola nelle relazioni tra dimensione estetica e politica, tra realtà finzione, tra spettacolo e spettatore. Nelle condizioni del fare, dell’agire e del percepire alle quali siamo assegnati, la cui critica è premessa di un’arte dell’emancipazione. È a questo intreccio che sono dedicati i due incontri con Jacques Rancière promossi...

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