Cultura
Jaider Esbell, l’artista indigeno che sfidava il colonialismo
Il ritratto Originario del popolo Macuxi era nato a Normandia, Roraima nel 1979. La cosmovisione della sua gente, le narrazioni mitiche e la vita quotidiana in Amazzonia costituiscono la poetica del suo lavoro che si dispiega in disegni, dipinti, video, performance e testi
Jaider Esbell – Web
Il ritratto Originario del popolo Macuxi era nato a Normandia, Roraima nel 1979. La cosmovisione della sua gente, le narrazioni mitiche e la vita quotidiana in Amazzonia costituiscono la poetica del suo lavoro che si dispiega in disegni, dipinti, video, performance e testi
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 novembre 2021
È morto a 42 anni l’artista indigeno Jaider Esbell, la spina dorsale della Biennale di São Paulo. È grazie alla sua enorme capacità di connettere mondi, e al suo instancabile lavoro quotidiano per il riconoscimento e l’affermazione dell’arte indigena contemporanea che la Biennale, istituzione mondialmente e storicamente funzionale alla costituzione di un universo artistico elitario e inaccessibile, è stata definita quest’anno ‘La Biennale Indigena’ per il maggior numero di artisti indigeni che si sia mai visto nella storia della mostra grazie alla curatela di Esbell del progetto Moquém_Surarî. Proprio lo stesso anno che il Relatório Violência Contra os Povos Indígenas...