Alias Domenica
Jakob Wassermann, Kaspar Hauser nuovo Cristo
Caso esemplare di «buon selvaggio» nell'Europa romantica, Hauser è via via divenuto un mito moderno: Jakob Wassermann, nel 1908, lo narra in chiave poliziesco-evangelica
Un fotogramma da «L’enigma di Kaspar Hauser», film 1974 di Werner Herzog
Caso esemplare di «buon selvaggio» nell'Europa romantica, Hauser è via via divenuto un mito moderno: Jakob Wassermann, nel 1908, lo narra in chiave poliziesco-evangelica
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 27 settembre 2015
Dalla sua apparizione per le affollate strade di Norimberga, il giorno di Pentecoste del 1828, Kaspar Hauser, come una cometa, «ha trascinato con sé milioni di pagine»: sono ricostruzioni pedanti, biografie più o meno fantasiose, indagini scientifiche, libelli contro la corruzione delle corti tedesche, documenti sulla vita del fanciullo selvaggio dalle origini oscure e dalle doti inusuali. Quando venne «scoperto», Kaspar era un giovinetto che camminava a stento, conosceva poche parole e scriveva a malapena il suo nome. Aveva però una vivida percezione di suoni e colori, una memoria impressionante e un gran buon carattere, malgrado i lunghi anni trascorsi...