Internazionale

Jammeh, prima il fairplay poi l’esercito nelle strade

Jammeh, prima il fairplay poi l’esercito nelle stradeYahya Jammeh – Thierry Gouegnon/Reuters

Gambia, nuovo colpo di scena post-elettorale Il padre-padrone del piccolo paese africano prima accetta la sconfitta e poi ci ripensa. Adama Barrow, uscito vincitore dalle urne, invita i suoi alla calma. Dalla sua ha la comunità internazionale. E ora occhi puntati sui militari

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 11 dicembre 2016
La generale incredulità, di fronte ai modi soavi con cui Yahya Jammeh aveva ammesso la sconfitta elettorale, era più che giustificata. Alla fine non si è smentito, l’uomo che in 22 anni di regno sul Gambia – il più piccolo stato continentale dell’Africa, il cui territorio è incastonato in quello del Senegal – si è costruito una solida fama di dittatore egotico e spietato. A otto giorni dal voto ha deciso piuttosto di smentire il fairplay con cui inizialmente aveva accettato la vittoria di Adama Barrow, un uomo d’affari a secco di esperienza politica ma sostenuto da una coalizione di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi