Alias Domenica
Jan Brokken, eloquenti benché nascosti, sono i dettagli a fare una vita
Interviste letterarie Quando era bambino, Jan Brokken viveva vicino a Rotterdam, e il sabato andava a vedere le navi che salpavano, in riva alla Nuova Mosa: di passaggio in Italia, lo scrittore olandese, tradotto da Iperborea, racconta la realizzazione dei suoi sogni di viaggiatore a caccia di vite esemplari
Guido van der Werve, da «Nummer Veertien, Home», 2012
Interviste letterarie Quando era bambino, Jan Brokken viveva vicino a Rotterdam, e il sabato andava a vedere le navi che salpavano, in riva alla Nuova Mosa: di passaggio in Italia, lo scrittore olandese, tradotto da Iperborea, racconta la realizzazione dei suoi sogni di viaggiatore a caccia di vite esemplari
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 6 febbraio 2022
Leggendo i libri di Brokken sembra di accedere a un palcoscenico dalla porta secondaria: ci si ritrova al cospetto di episodi celebri, arcinoti, osservandoli da una prospettiva inedita. Tra narrazioni e fatti si instaura una particolare intimità che non può essere ricondotta soltanto alla precisione con cui ciò che è davvero accaduto viene restituito. Larga parte della bibliografia dell’autore olandese corrisponde infatti a una variazione sul tema dell’opera «ibrida»; e se l’ibridazione è frutto di un continuo negoziare tra l’io dell’autore e la materia del reale, Brokken sembra aver raggiunto uno stabile equilibro. Testi come Anime Baltiche e Bagliori a...