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Jan Palach, un giovane tra Marx e la Bibbia
1969-2019 Era figlio della Primavera e il cedimento al diktat di Mosca dopo l’occupazione era stato un trauma. I giovani erano entusiasti del «socialismo dal volto umano» dell’inizio del ’68
1969-2019 Era figlio della Primavera e il cedimento al diktat di Mosca dopo l’occupazione era stato un trauma. I giovani erano entusiasti del «socialismo dal volto umano» dell’inizio del ’68
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 16 gennaio 2019
Una figura limpida e pura quella di Jan Palach che il 16 gennaio 1969 si dà fuoco in piazza Venceslao per diventare luce al suo popolo. È un giovane che non sopporta il sopruso. Né l’autoritarismo e la sopraffazione. A sentire la testimonianza del fratello Jiří, resa a Enzo Biagi in un’intervista televisiva, «a sedici anni, forse meno, mi ha detto che studiava la Bibbia e che l’aveva già letta quasi tutta». Effettivamente lui amava definirsi «comunista e luterano» e nel suo primo anno di studio alla facoltà di Filosofia aveva presentato una tesina «sull’umanesimo nel giovane Marx». La sua...