Visioni

«Jazz Batà 2», nel magma caldo e inarrestabile di Chuco Valdés

«Jazz Batà 2», nel magma caldo e inarrestabile di Chuco ValdésChuco Valdès

Musica Lo straordinario ritorno alle origini del settantasettenne pianista cubano

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 dicembre 2018
Il Nord America del jazz, quando ha conosciuto l’Africa, molti anni prima dei viaggi fisici alla «grande madre perduta» di Randy Weston, Archie Shepp, Art Blakey, Louis Armstrong, l’ha fatto con la mediazione dei neri e dei creoli che arrivavano negli States dalle Isole affacciate sul quel golfo dei Caraibi in cui la città di riferimento è New Orleans, non a caso permeata di sonorità antillane. A Cuba, Haiti e nelle altre isole s’era conservata la struttura – matrice che governa il ritmo centrafricano, la cellula del due unita alla cellula del tre, il «tresillo», insomma, o principio della clave...

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