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Jazz e fumetti, lo specchio degli Usa

Jazz e fumetti, lo specchio degli UsaUn fumetto dedicato a Count Basie. E' uno dei sei albi Juke Box Comics pubblicati tra il marzo 1948 e il gennaio 1949

Fenomeni/Due generi che dagli anni Quaranta si sono intrecciati raccontando impeti progressisti e lati oscuri di un paese Alcuni albi inscenavano parabole su lotte di classe e superiorità morale dell’artista. Storie e biografie dei musicisti servivano per parlare di razzismo, patriottismo, integrazione

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 aprile 2018
Si è più volte scritto di come jazz e fumetti siano da considerarsi come il maggiore contributo originale alle arti da parte degli Stati Uniti. Naturale quindi aspettarsi che proprio da loro si possano trarre informazioni sugli aspetti socio-culturali della storia statunitense. Un esempio di come entrambi i generi possano essere un sismografo delle tensioni che animano la società lo offrono alcune pubblicazioni tra gli anni Quaranta e i primi Cinquanta quando le spinte e controspinte tra l’onda lunga del modello progressista rooseveltiano e la reazione conservatrice del dopoguerra si contendono l’identità Usa. Il dibattito pubblico sui valori fondativi della...

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