Cultura
Jean-Baptiste Del Amo, un albero genealogico interiore nel segno della violenza
Scaffale «Il figlio dell’uomo», per Neri Pozza, del 42enne scrittore di Tolosa, tra le voci più significative della narrativa francese delle ultime stagioni. L'autore partecipa a Testo alla Stazione Leopolda di Firenze, oggi sarà alle 11 all’arena Olivetti con Pietro Grossi
Jean-Baptiste Del Amo
Scaffale «Il figlio dell’uomo», per Neri Pozza, del 42enne scrittore di Tolosa, tra le voci più significative della narrativa francese delle ultime stagioni. L'autore partecipa a Testo alla Stazione Leopolda di Firenze, oggi sarà alle 11 all’arena Olivetti con Pietro Grossi
Pubblicato più di un anno faEdizione del 25 febbraio 2023
Una scrittura impastata nei corpi, che ne parla il linguaggio a prima vista austero, meccanico, in grado di sostituire muscoli e ossa a sentimenti e emozioni, ma che si rivela pian piano gravida di attese e scoperte, timorosa quasi nell’immaginare cosa si celi oltre lo sguardo, la percezione della propria sensibilità tattile. L’INQUIETUDINE SORDA che accompagna le pagine de Il figlio dell’uomo (Neri Pozza, pp. 218, euro 18, traduzione di Riccardo Fedriga) sembra fare il paio con la sinfonia devastante costruita intorno ad un allevamento intensivo di maiali de Il regno animale (Neri Pozza, 2017), non il suo primo romanzo,...