Jean-Christophe Bailly, l’istante furtivo del non umano
Franco Cenci, «Cervo d'India», 2020
Cultura

Jean-Christophe Bailly, l’istante furtivo del non umano

Intervista Il filosofo e poeta francese parla del suo «Il versante animale» (uscito per Contrasto). Sarà ospite oggi a Più libri più liberi (ore 17.30, Sala Elettra) in dialogo con Andrea Cortellessa. «Il capitalismo è il braccio armato dell’arroganza antropocentrica, ha come unico fine la continuazione del suo regno. Allevamenti intensivi e distruzione della terra sono scandali»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 5 dicembre 2021
Filosofo, scrittore, poeta francese, Jean-Christophe Bailly è stato a lungo docente di Storia del paesaggio all’École Nationale Supérieure de la Nature et du Paysage di Blois. I suoi volumi, ibridati di generi, consentono di avventurarsi in meandri solenni e a un tempo di immergersi in dettagli sofisticati. In Italia è arrivato in traduzione da qualche anno, tra gli altri sono comparsi L’apostrofe muta. Saggio sui ritratti del Fayum (Quodlibet, 1998), L’istante e la sua ombra (Bruno Mondadori, 2010), Il tempo fermato. Piccola conferenza sulle immagini (BookTime, 2012), Il partito preso degli animali (Nottetempo, 2015), La frase urbana (Bollati Boringhieri, 2016)....

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