Alias Domenica

Jean Echenoz, tutto cominciò in un cimitero

Jean Echenoz, tutto cominciò in un cimitero

Tra Parigi, la campagna della Creuse e la Corea del Nord, una spy-story che si avvia da un enigmatico rapimento: lo scrittore francese parla del suo «Inviata speciale», Adelphi

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 luglio 2018
Una star della musica pop, il leader supremo Kim-gon jun, un ex rapinatore di banche, un generale dei servizi segreti francesi in pensione: cosa hanno in comune questi rappresentanti incongrui di una umanità per giunta eccessiva, eccentrica, strutturalmente «altra»? Hanno in comune un romanzo, Inviata speciale, l’ultimo di Jean Echenoz, uscito in questi giorni in Italia nella bella traduzione di Federica e Lorenza Di Lella (Adelphi, pp.248,  euro 18,00). Dopo quasi quarant’anni, Echenoz torna ai suoi primi amori letterari con una storia di spionaggio, un testo a orologeria i cui ingranaggi prendono a ruotare, incastrandosi uno sull’altro, con il progressivo...

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