Alias
Jean-Marie Straub Pardo d’onore alla carriera
Il libro Pubblichiamo alcuni brevi estratti dalla monografia "Straub/ Huillet cineasti italiani" di Piero Spila (Falsopiano) che esce in contemporanea con il premio del festival di Locarno
Il libro Pubblichiamo alcuni brevi estratti dalla monografia "Straub/ Huillet cineasti italiani" di Piero Spila (Falsopiano) che esce in contemporanea con il premio del festival di Locarno
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 5 agosto 2017
Dopo la scomparsa di Danièle Huillet (9 ottobre 2006) c’è stata una pausa lunga più di un anno prima che Jean-Marie Straub ritornasse a girare, da solo, con la solita lena e testardaggine. I primi risultati sono stati due lavori molto diversi tra loro, Itinéraire de Jean Bricard e Le genou d’Artémide, presentati alla fine del 2007 alla Cinémathèque suisse e poi, l’anno successivo, al festival di Cannes. Due film diversi ma legati dal tema della morte, mai così incombente in Straub, ed è proprio la scelta di averli proposti uno a fianco dell’altro ad assumere una valenza nuova, direi...