Alias
Jeff Buckley, il fuoco addosso
Ricordi/Vent'anni fa l'artista annegava nel Wolf River, un affluente del Mississippi Un solo album, «Grace», e una smania artistica che lo ha divorato e consegnato alla storia. Una notte di maggio, a 31 anni
Jeff Buckley ad Atlanta
Ricordi/Vent'anni fa l'artista annegava nel Wolf River, un affluente del Mississippi Un solo album, «Grace», e una smania artistica che lo ha divorato e consegnato alla storia. Una notte di maggio, a 31 anni
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 20 maggio 2017
L’ultimo concerto della vita di Jeff Buckley, in un momento in cui, come racconta il biografo David Browne, Jeff «aveva preso coscienza della palla di fuoco che aveva dentro», si tenne in un locale che si chiamava Barrister’s, a Memphis, Tennessee. La terra di Elvis Presley e degli studi di registrazione dove fu concepita buona parte della popular music moderna. Era il 26 maggio 1997. Sarebbe morto tre giorni dopo, il 29, trentuno anni ancora da compiere. Tentò di arrivare alla sala in bicicletta, con la chitarra a tracolla, poi alla fine chiese un passaggio a un’amica, Tammy Shouse. Non...