Alias Domenica
Jeoff Dyer, a qualche centimetro dalla vita
Interviste Incontro con l’autore inglese, le cui più tenaci passioni oscillano dal jazz alla fotografia: «ma semino sempre qualche indizio che ricorda al lettore di trovarsi di fronte a opere di finzione»
Interviste Incontro con l’autore inglese, le cui più tenaci passioni oscillano dal jazz alla fotografia: «ma semino sempre qualche indizio che ricorda al lettore di trovarsi di fronte a opere di finzione»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 gennaio 2018
A pochi mesi di distanza dall’ultimo lavoro di Geoff Dyer, Sabbie bianche, il Saggiatore ripubblica il suo primo romanzo, Il colore della memoria (traduzione di Giovanna Granato, pp. 268, euro 21,00): separati quasi da una trentina d’anni, i due volumi sembrano, a tutta prima, offrire un’immagine dell’autore molto mutata nel tempo. Mentre il romanzo esibisce un lirismo giovanile che riesce a trasformare l’inospitale Brixton dell’era Thatcher in una sorta di calviniana città invisibile, nei saggi di Sabbie bianche, Dyer – ormai alle soglie della sessantina – appare come un giramondo inquieto e un po’ snob; ma a un confronto più...