Cultura

Jericho Brown, una lingua che esce fuori dalla pagina

Jericho Brown, una lingua che esce fuori dalla paginaJericho Brown

POESIA Intervista con il poeta afroamericano a proposito del suo «La Tradizione», edito da Donzelli e in libreria dal 23 settembre. Nella raccolta, edita da Donzelli, si notano le voci di Claudia Rankine, Adrienne Rich e Yusef Komunyakaa. «Quando parlo di razzismo mi riferisco anche ai cambiamenti climatici che sono legati a loro volta alla sanità. Tutto è interconnesso»

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 20 settembre 2022
Jericho Brown si definisce un «love poet» e, in effetti, lo è in misura somma: i suoi versi sono intimamente politici, poiché nascono dall’esigenza di combattere «il male e la normalizzazione del male» con l’amore, soprattutto per ciò che riguarda i diritti dei neri. Afroamericano originario della Louisiana, di identità black-queer-Southern, professore associato di Inglese alla Emory University di Atlanta e direttore del programma di Scrittura creativa, Brown ha pubblicato tre raccolte poetiche: Please (2008), The New Testament (2019) e The Tradition (2019), che ha ricevuto il Premio Pulitzer l’anno successivo. Proprio quest’ultima silloge è stata tradotta da Antonella Francini...

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