Europa
Jihadismo di ritorno in Bosnia
Reportage dai villaggi salafiti del nord Dai mujaheddin arrivati per la guerra interetnica, alla sfida della nuova generazione di musulmani radicalizzati, al rischio dei rientri dei foreign fighters
Insegne salafite all'ingresso del villaggio di Gornja Maoca – Reuters
Reportage dai villaggi salafiti del nord Dai mujaheddin arrivati per la guerra interetnica, alla sfida della nuova generazione di musulmani radicalizzati, al rischio dei rientri dei foreign fighters
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 28 gennaio 2020
La riconosci da un piccolo altoparlante montato sul tetto la para-jamaat di Husein “Bilal” Bosnic. Nascosta da un campo di mais, al bivio per Sisici, nord della Bosnia. Una casa adibita a moschea per diffondere il verbo più radicale dell’Islam, il salafismo. Dai boschi ai campi di battaglia per combattere gli infedeli e instaurare la sharia, andava predicando uno dei più grandi reclutatori di jihadisti in Europa. Un raggio d’azione, quello di Bosnic, che si estendeva dalla Svezia alla Slovenia passando per l’Italia, ma che aveva radici qui, a Sisici: una serie di curve appena e sei in Croazia, Unione...