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Jihadismo, regimi e zone grigie
Analisi L’elementare distinzione tra ‘credo islamico’ e ‘terrorismo islamista’ viene quasi criminalizzata. Eppure l’islamismo radicale e il suo sviluppo in reti transnazionali del terrore ha una precisa origine socio-politica – espressione di dissidenza violenta all’interno di società arabe e musulmane in opposizione a governi repressivi
Analisi L’elementare distinzione tra ‘credo islamico’ e ‘terrorismo islamista’ viene quasi criminalizzata. Eppure l’islamismo radicale e il suo sviluppo in reti transnazionali del terrore ha una precisa origine socio-politica – espressione di dissidenza violenta all’interno di società arabe e musulmane in opposizione a governi repressivi
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 29 novembre 2015
Sgonfiatasi la retorica che ha permeato gli attentati di Parigi e i loro decorsi sicuritari, occorre ripensare ad alcuni problemi di messa a fuoco che la narrazione degli eventi ha generato. Non si tratta tanto di far luce sulla diffusione di sentimenti islamofobi. Quello che ci preme analizzare è piuttosto il rapporto tra potere e narrazione mediatica, nel gioco di specchi amplificato dalla forza comunicativa che la violenza terrorista esercita nella società dell’informazione e per cui lo scomparso René Girard avrebbe parlato di ‘crisi mimetica’ e ‘capro espiatorio’. Più precisamente, colpisce il modo in cui la vulgata mediatica esoneri da...