Internazionale
Jihadisti al tempo del virus: «La malattia dipende dagli ordini di Allah»
Jihadismo Linee guida dell'Isis su come affrontare l'epidemia, le stesse internazionali ma riviste secondo gli hadith di Maometto. Con un'aggiunta: si guarisce solo se dio vuole. E ci sono anche quelli che dicono che ad ammalarsi sono solo gli "infedeli"
La newsletter al-Naba dell'Isis
Jihadismo Linee guida dell'Isis su come affrontare l'epidemia, le stesse internazionali ma riviste secondo gli hadith di Maometto. Con un'aggiunta: si guarisce solo se dio vuole. E ci sono anche quelli che dicono che ad ammalarsi sono solo gli "infedeli"
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 marzo 2020
«Direttive della Sharia per affrontare l’epidemia». Il termine che in questi giorni circola sulla bocca di tutti non c’è, ma il riferimento è chiaro. Anche i jihadisti cominciano a preoccuparsi della diffusione del coronavirus. Nell’ultimo numero della newsletter al-Naba, lo Stato islamico ha fornito una serie di direttive pratiche ai propri militanti, diffuse poi anche attraverso i canali social. Il primo a notarle, fuori dai circoli militanti, è stato il ricercatore britannico Aymenn Jawad Al-Tamimi, che monitora da anni l’evoluzione dello Stato islamico e di altri gruppi jihadisti analizzandone delibere amministrative, atti ufficiali, propaganda. E ora i messaggi sul coronavirus....