Cultura
Jimmie Durham, il performer Cherokee che amava reinventare la vita degli oggetti
ADDII Ha partecipato alle più importanti kermesse internazionali, tra cui varie edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta e ha esposto nei più importanti musei internazionali. Nel 2019, alla 58/a Biennale di Venezia ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera.
Durham e «La Malinche», 1988-1991. Foto Mhka, Antwerp
ADDII Ha partecipato alle più importanti kermesse internazionali, tra cui varie edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta e ha esposto nei più importanti musei internazionali. Nel 2019, alla 58/a Biennale di Venezia ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera.
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 18 novembre 2021
Ancora un vuoto, ed è Jimmie Durham questa volta a lasciarlo. Un vuoto formale e umanistico, poetico e politico. Nato in Arkansas nel 1940, è stato poeta, scrittore, attivista politico e performer Cherokee, il cui impegno nelle battaglie contro l’emarginazione della cultura dei nativi d’America era confluito nel ’94 nel saggio A Certain Lack of Coherence (Kala Press). Della sua estrosità polimorfa, ricca e molteplice, se ne era parlato insieme, in un’intervista pubblicata nel 1997 su questo giornale. Della sua polivalenza creativa Jimmy diceva: «Cerco di essere intellettualmente impegnato in ogni luogo e momento. In realtà non sono così sicuro...