Visioni
Jingle bells e «trickle down», i due lati (uguali) di Babbo Natale
Se il pranzo di Natale fosse un soggetto interessante dal punto di vista cinematografico di certo esisterebbero una o più serie televisive sull’argomento. Le serie americane sono riuscite finora a […]
Se il pranzo di Natale fosse un soggetto interessante dal punto di vista cinematografico di certo esisterebbero una o più serie televisive sull’argomento. Le serie americane sono riuscite finora a […]
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 23 dicembre 2017
Se il pranzo di Natale fosse un soggetto interessante dal punto di vista cinematografico di certo esisterebbero una o più serie televisive sull’argomento. Le serie americane sono riuscite finora a trasformare qualunque oggetto e qualunque luogo, dal più ameno al meno raccomandabile, in un piacevole teatro delle proprie finzioni. Dalle pompe funebri ai i casermoni di periferia passando per la prigione, tutto s’adatta e brilla allo schermo. Il pranzo di Natale, invece, resiste. Eppure, non c’è nulla di più seriale. L’eterno ritorno dell’uguale trova nella tavolata all’ombra dell’abete morto la sua espressione più radicale. Ogni anno stessi parenti, stessi regali,...