Visioni
João Moreira Salles e quelle immagini del ’68
Festival Il regista brasiliano parla di «No intenso agora», il documentario in concorso al Cinéma du Réel. «Nel maggio francese convivono due aspetti: quello che accadeva era incredibile ma al contempo illusione. Il potere che si era combattuto alla fine era più forte di prima»
Una scena da No intenso agora, sotto il regista Joao Moreira Salles
Festival Il regista brasiliano parla di «No intenso agora», il documentario in concorso al Cinéma du Réel. «Nel maggio francese convivono due aspetti: quello che accadeva era incredibile ma al contempo illusione. Il potere che si era combattuto alla fine era più forte di prima»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 31 marzo 2017
Cristina PiccinoPARIGI
Tutto comincia con delle vecchie bobine, i ricordi di un viaggio: un gruppo di persone eleganti si avventura tra le Guardie Rosse, sorridono, si scambiano saluti, fissano l’obiettivo quasi per gioco. Eppure questi fotogrammi hanno qualcosa di speciale, a cominciare dall’anno in cui sono stati realizzati, 1966, la Cina stava vivendo la Rivoluzione culturale e non era così evidente che dei turisti occidentali potessero entrarvi liberamente. Specie se poi, come in questo caso, non facevano parte della delegazione di un qualche partito comunista dell’ovest e anzi la loro appartenenza li spingeva piuttosto nella direzione contraria. A riprendere il gruppo c’è...