Lavoro
Usa la mail aziendale per fini privati, per la Ue giusto metterlo alla porta
Diritti a rischio Una sentenza della Corte di Strasburgo sfavorevole a un dipendente rumeno controllato e licenziato (per scarsa produttività) riaccende le polemiche. Il garante italiano per la privacy Soru: "Da noi il lavoratore deve essere prima informato". A settembre Soru era perplesso sulla legge, giudicata troppo invasiva.
Nuove polemiche sui controlli telematici
Diritti a rischio Una sentenza della Corte di Strasburgo sfavorevole a un dipendente rumeno controllato e licenziato (per scarsa produttività) riaccende le polemiche. Il garante italiano per la privacy Soru: "Da noi il lavoratore deve essere prima informato". A settembre Soru era perplesso sulla legge, giudicata troppo invasiva.
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 14 gennaio 2016
Riccardo ChiariROMA
“In Italia non è ammissibile una intercettazione sistematica delle telefonate di lavoro da parte dell’azienda. Il presupposto per un qualsiasi intervento di accesso alle informazioni del lavoratore è che questo venga preceduto da un’informazione al lavoratore”. Le rassicurazioni di Antonello Soro al Gr1 sono le benvenute. Ma intanto la notizia della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul licenziamento di un ingegnere rumeno, che ha utilizzato il sistema di messaggistica dell’ufficio per comunicare con fidanzata e fratello, è diventata subito un casus belli per alimentare la discussione, in Italia, sul jobs act. Questa volta nella delicatissima questione della ricerca...