Lavoro
Jobs act e decreto Dignità illegittimi: l’indennità va decisa dal giudice
Corte Costituzionale «Nei licenziamenti la tutela monetaria non sia basata solo sull’anzianità» La Cgil: ora l’articolo 18
Una protesta della Cgil contro il Jobs act
Corte Costituzionale «Nei licenziamenti la tutela monetaria non sia basata solo sull’anzianità» La Cgil: ora l’articolo 18
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 9 novembre 2018
Il Jobs act e il decreto Dignità – che non l’ha modificato – sono incostituzionali perché vietano ai giudici del lavoro di stabilire una giusta indennità in caso di licenziamento ingiustificato. Viene così a cadere buona parte dell’architrave della riforma renziana: il contratto a tutele crescenti. Quello che ha sostituito il contratto a tempo indeterminato, quello senza articolo 18. Quello che di «tutele crescenti» aveva solo l’indennità di licenziamento: misere mensilità per anno di anzianità sul posto di lavoro perso. Dopo il dispositivo del 26 settembre, ieri è arrivata la sentenza. Nelle 44 pagine i giudici della Corte Costituzionale spiegano...