Lavoro

Jobs Act, i dannati degli incentivi

Jobs Act, i dannati degli incentiviIl ministro del lavoro Giuliano Poletti e il presidente del Consiglio Matteo Renzi

Inps I contratti a tempo indeterminato calano del 39% rispetto a gennaio 2015. È l’effetto della riduzione degli sgravi contributivi alle imprese. I dati dell’Osservatorio sul precariato alzano il velo sul Jobs Act di Renzi: la bolla occupazionale creata dal governo con 12 miliardi di euro in tre anni inizia a sgonfiarsi. Poletti: «Il calo era prevedibile, ma il saldo tra assunzioni e cessazioni resta positivo». Fuori dal perimetro del lavoro dipendente continua il boom dei voucher

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 marzo 2016
Ridotti gli incentivi, crollano le assunzioni. Senza gli sgravi contributivi garantiti dal governo Renzi alle imprese, a gennaio le assunzioni sono crollate del 23% rispetto all’anno precedente (120 mila unità) e del 18% (94 mila unità) rispetto al gennaio 2014. Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps, il calo degli incentivi – tagliati da 8.060 euro del 2015 agli attuali 3250 euro – ha inciso negativamente sui contratti a tempo indeterminato con meno 70 mila unità, pari a -39% rispetto a gennaio 2015. Rispetto al gennaio 2014 risultano 50 mila contratti in meno (-32%). Sembra essersi dunque rovesciata la tendenza imposta dalla...

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