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Jobs act in corsia, via i medici avanti gli infermieri

Jobs act in corsia, via i medici avanti gli infermieri/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/03/27/28lettere padello

Lavoro La Toscana è l’antesignana, segue l’Emilia Romagna. Un demansionamento per risparmiare e aprire la strada a un’ulteriore riduzione dell’occupazione nella sanità

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 28 marzo 2015
Il jobs act in sanità si chiama comma 566. E’ uno degli oltre 700 commi della legge di stabilità e che da subito, cioè ancor prima di essere tradotto in norme applicative, come primo effetto ha spaccato la sanità in due contrapponendo frontalmente medici e infermieri, le due più grandi categorie che sovraintendono unitariamente alla cura dei malati. Questo comma è l’unico spazio normativo del governo Renzi in cui è sopravvissuta la concertazione, perché prevede che tutte le professioni non mediche possano fare «previa concertazione» un accordo Governo- Regioni ma per espropriare d’imperio i medici di alcune loro competenze attribuendole...

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