Lavoro

Jobs Act: la riforma non c’è

Jobs Act: la riforma non c’èIl segretario del Pd Nicola Zingaretti e il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio – LaPresse

L'agenda in formazione Sul «blog delle stelle» la bozza dell’accordo di governo M5s e Pd. Primo bilancio dei 26 punti a partire dai principali nodi sull'economia, il lavoro, la previdenza. Dopo le promesse illusorie e infondate del precedente esecutivo, resta un pulviscolo di provvedimenti occasionali. Assente il cosiddetto «reddito di cittadinanza», ormai acquisito. La continuità sembra essere garantita in maniera acritica

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 4 settembre 2019
Nella bozza di programma del prossimo di governo contano più i punti assenti rispetto a quelli elencati. Negli otto punti, su ventisei, che riguardano l’impostazione economica e il lavoro mancano la riforma del Jobs Act, quella del sistema previdenziale («Riforma Fornero»), l’abolizione della «Buona Scuola». ERANO LE QUESTIONI principali dell’agenda elettorale dei Cinque Stelle prima della composizione del precedente governo con la Lega, quelle che hanno accelerato la scalata al 32 per cento insieme al cosiddetto «reddito di cittadinanza», in realtà una politica del lavoro ispirata a un workfare che non ha nulla a che vedere con il diritto fondamentale...

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