Lavoro

Jobs Act, la rivolta delle partite Iva contro Renzi

Jobs Act, la rivolta delle partite Iva contro Renzi

Quinto stato Dimenticati dallo sconto elettorale sull’Irpef, esclusi dal nuovo sussidio «Naspi», gli autonomi protestano. Senza pensione anche se versano i contributi. Pagano le tasse, ma non hanno diritti

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 18 marzo 2014
Per Matteo Renzi gli unici dissensi rispetto al suo Jobs Act sarebbero venuti da «qualche parte del sindacato». Che sarebbe la Cgil, quella «parte del sindacato» molto critica sulla deregolamentazione dei contratti a termine, senza causale e prorogabili fino a 8 volte in tre anni. Il presidente del Consiglio impegnato ieri nel vertice italo-tedesco a Berlino con la cancelliera Angela Merkel, alla quale ha portato in dono la precarizzazione senza prospettiva di precari e apprendisti, ha voluto ignorare i «dissensi» dei lavoratori autonomi e dei freelance. La sua riforma «strutturale» li ha cancellati dal taglio dell’Irpef, mentre la legge delega...

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