Economia
Jobs Act: se non è una bolla, sono bollicine
La riforma e gli ultimi dati Ci sono dei posti di lavoro in più, è vero, ma se si guarda alla dinamica del Pil rimaniamo sempre troppo indietro rispetto all’Europa. E la distanza non si colma
La riforma e gli ultimi dati Ci sono dei posti di lavoro in più, è vero, ma se si guarda alla dinamica del Pil rimaniamo sempre troppo indietro rispetto all’Europa. E la distanza non si colma
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 3 settembre 2015
All’indomani dell’approvazione del Jobs Act alcuni autorevoli analisti si erano spinti a prevedere una “bolla lavoro”, cioè, una impennata dell’occupazione per effetto dei consistenti incentivi assegnati a chi assumeva col contratto a tutele crescenti. E siccome in attesa della nuova legge alcuni imprenditori avevano rinviato le assunzioni necessarie, quell’attesa non era infondata. In quella stessa occasione il Presidente del Consiglio aveva pronunciato una frase che la dice lunga sulle sue intenzioni e sulla sua idea di politica e di economia. Aveva detto, rivolto agli imprenditori, che lui aveva concesso loro tutto quello che avevano chiesto e che, quindi, adesso toccava...