Visioni

Joe Lansdale, «la mia scrittura dal ritmo cinematografico»

Joe Lansdale, «la mia scrittura dal ritmo cinematografico»una scena da Cold in July, film presentato a Courmayeur tratto da un romanzo di Lansdale nella foto sotto

Incontri L’autore americano premiato al Noir in festival. «Nei miei libri si spara anche se non amo le armi. Donald Trump? Fa solo notizia ma non ha tutto questo seguito»

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 12 dicembre 2015
Il Noir in festival attribuisce ogni anno il Raimond Chandler Award a uno scrittore che si sia contraddistinto nel genere a livello internazionale. Il premio se l’era inventato Irene Bignardi nel 1988, all’epoca direttrice del Mystfest, che dopo avere prestigiosamente ottenuto l’autorizzazione dal Raymond Chandler Estate per usare il nome, si era posta il problema dell’oggetto materiale che avrebbe rappresentato il premio. La scelta era caduta sul doblone Brasher, nella realtà una preziosa moneta coniata nel 1787, nella narrativa oggetto di indagine nella terza avventura di Philip Marlowe, La finestra sul vuoto, perché era stata rubata. E Bignardi l’ha fatta...

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