Alias Domenica
John Banville, i topoi letterari riuniti a convivio
Scrittori irlandesi La futura regina Elisabetta e la sorella messe segretamente al sicuro durante la guerra, nell’Irlanda allora neutrale: questa la finzione storica che fa da set per «Le ospiti segrete», da Guanda
William Leech, «Terrapieno ferroviario», 1938
Scrittori irlandesi La futura regina Elisabetta e la sorella messe segretamente al sicuro durante la guerra, nell’Irlanda allora neutrale: questa la finzione storica che fa da set per «Le ospiti segrete», da Guanda
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 luglio 2020
Anche quando i romanzi di John Banville sono ambientati in Irlanda, il suo paese di origine non ne è mai protagonista, e i personaggi richiamano spesso tipi o figure proprie della letteratura mondiale: come in Nabokov o in Borges, anche in Banville il suo universo è più un paesaggio letterario che una versione fittizia del mondo reale; e questo ne fa uno dei grandi romanzieri del dopoguerra irlandese, che contrariamente a molti suoi contemporanei consapevoli del loro ruolo nella tradizione letteraria nazionale, ha un respiro letterario più internazionale. Suoi interlocutori, non meno di Joyce e Beckett, sono Nabokov, Camus, Ford...