Visioni

John Cassavetes, l’utopia di un cinema umano

John Cassavetes, l’utopia di un cinema umano

Rassegne La retrospettiva dedicata al filmmaker e attore dalla Cinémathèque française a trent’anni dalla scomparsa

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 giugno 2019
In una sala piena – quella intitolata a Henri Langlois, la più grande della Cinémathèque française – la cosa che colpisce di più sono le risate del pubblico, il divertimento condiviso nella riscoperta dei film di John Cassavetes sul grande schermo. L’effetto ancora oggi comico e al contempo di profonda tenerezza e empatia della sequenza di Love Streams – Scia d’amore (1984) in cui Sarah Lawson (Gena Rowlands), uscita per comprare al fratello un cane, torna a casa con due pony, una capra, galline e anatre. O lo spaesamento di Minnie Moore (ancora Rowlands) al suo sfortunato appuntamento combinato con...

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