Visioni

John Giorno, l’artista che regalava poesie al telefono

John Giorno, l’artista che regalava poesie al telefonoDial-A-Poem

Ritratti Il poeta e attivista era nato nel 1936 e la sua famiglia aveva origini italiane. Ha miscelato i linguaggi ed è stato un catalizzatore delle culture underground

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 ottobre 2019
Il primo ricordo va al suo corpo nudo disteso e addormentato in Sleep (1963), l’anti-film di Andy Warhol, che dilatava il sonno dell’amico John Giorno, riprendendolo ossessivamente per cinque ore e mezza ( («ogni volta che mi svegliavo lo trovavo che era lì, a guardarmi»). Era una forma di cinema dirompente, Warhol esordiva così, con un racconto casuale della quotidianità, la stessa che poi Giorno ripropose con la sua opera più celebre Dial-A-Poem (nata nel 1967 e poi sbarcata nella rassegna Art by Telephone, a Chicago). L’ULTIMA VOLTA che in Italia abbiamo potuto giocare con quel dispositivo per il sogno...

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