Visioni

John Hurt, lo sguardo che rendeva irresistibili anche gli immorali

John Hurt, lo sguardo che rendeva irresistibili anche gli immoraliJohn Hurt

Cinema Morto a 77 anni il più asciuttamente americano e trasformista degli attori inglesi. Deforme per Lynch in «The Elephant Man», astronauta 'vittima' di «Alien», carcerato tossico in «Midnight Express» e contessa in «Cowgirl» di Gus Van Sant. E' stato anche costruttore di bacchette nella saga di «Harry Potter»

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 29 gennaio 2017
«John Hurt è semplicemente il migliore attore del mondo», aveva detto David Lynch dopo averlo diretto, nel 1980, in The Elephant Man, nel ruolo di un uomo così deforme che nessuno dei lineamenti del suo viso era seppur vagamente riconoscibile. Ma per quella sua performance nascosta sotto il pesante make up da mostro, Hurt ricevette una nomination agli Oscar. Il più asciuttamente  americano e trasformista dei grandi attori inglesi («se riesci a fingere abbastanza bene il pubblico ti crede») è morto venerdì a settantasette anni, a causa di un cancro al pancreas. Capace – con quel vivace, pungente, luccichio degli...

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