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John Lewis, eleganza jazz

John Lewis, eleganza jazzJohn Lewis

Cento anni fa nasceva uno dei più influenti pianisti della musica afroamericana. Uno stile asciutto, una cultura sconfinata. È stato il fondatore e direttore artistico del Modern Jazz Quartet

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 maggio 2020
L’eleganza assoluta, inconfondibile: nella vita quotidiana, sul palco, nelle composizioni. Nello stile con cui affrontava la sfida degli ottantotto tasti come fossero altrettante persone di valore con cui intrattenere colta conversazione, venendone a capo senza lasciare né malumori né insoddisfazioni. E senza una parola di troppo: perché lui suonava asciutto e preciso, e parlava chiaro e cortese. La cultura personale: immensa, estesa a latitudini che non ci aspetterebbe nella mitografia squallida e ziotomistica dei «jazzisti neri», e che invece è moneta corrente. Nel suo caso, una conoscenza maniacale, oltre che delle fonti afroamericane, della storia della commedia dell’arte italiana, delle...

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