Visioni
John Sinclair «sono comunista ma non dogmatico»
Intervista E' un poeta, storico e filologo del jazz, è stato un motore della controcultura radical americana. Di recente è uscito un suo cd di spoken word «Mohawk»
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Intervista E' un poeta, storico e filologo del jazz, è stato un motore della controcultura radical americana. Di recente è uscito un suo cd di spoken word «Mohawk»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 25 giugno 2014
Leonardo ClausiLONDRA
«Ho sviluppato il mio attivismo scoprendo Max Roach e Charles Mingus. Quando mi resi conto che tutta la musica che ascoltavo da piccolo era suonata da neri, cominciai a chiedermi: «Come mai sono sempre loro a produrre buona musica, mentre tutto il resto è così blando e scadente?». Sarà anche logora – perennemente affibbiata a fotomodelle, scarpe da ginnastica, calciatori e macchinette per il caffè – ma è definizione che gli si attaglia perfettamente: John Sinclair è un’icona. Classe 1938, poeta beat, storico e filologo del jazz, autore di libri e di infinite note di copertina di dischi, attivista antiproibizionista,...