Joseph O’Connor, Specchi, fumo e maschere sulla scena di una fuga dall’Io
Scrittori irlandesi Alternando più voci e più registri – lettere, pagine di diario, trascrizioni di interviste e di documenti radiofonici, note, Joseph O’Connor esibisce una tecnica che rimanda, nelle sue stesse parole, alla «confusione ordinata» di un album di ritagli; e intrecciando realismo e allusioni al fantastico, edifica il suo «Teatro d’amore» attorno a tre figure-chiave del tardo Ottocento inglese, Bram Stoker, Henry Irving e Ellen Terry: da Guanda
Scrittori irlandesi Alternando più voci e più registri – lettere, pagine di diario, trascrizioni di interviste e di documenti radiofonici, note, Joseph O’Connor esibisce una tecnica che rimanda, nelle sue stesse parole, alla «confusione ordinata» di un album di ritagli; e intrecciando realismo e allusioni al fantastico, edifica il suo «Teatro d’amore» attorno a tre figure-chiave del tardo Ottocento inglese, Bram Stoker, Henry Irving e Ellen Terry: da Guanda