Internazionale
Joya: «In Afghanistan la pace Usa è la guerra»
Intervista Forze occupanti, taleban, signori della guerra, Isis: il popolo afghano combatte quattro nemici in un conflitto tenuto vivo dagli interessi occidentali, racconta al manifesto l’attivista Malalai Joya. «La violenza contro le donne aumenta: spose bambine, matrimoni forzati, stupri, acido in faccia alle ragazze, frustate, lapidazioni, perpetrati ogni giorno»
A lezione nella scuola femminile di Aymini, nel quartiere Chelsetoun di Kabul – LaPresse
Intervista Forze occupanti, taleban, signori della guerra, Isis: il popolo afghano combatte quattro nemici in un conflitto tenuto vivo dagli interessi occidentali, racconta al manifesto l’attivista Malalai Joya. «La violenza contro le donne aumenta: spose bambine, matrimoni forzati, stupri, acido in faccia alle ragazze, frustate, lapidazioni, perpetrati ogni giorno»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 aprile 2018
Malalai Joya è impegnata in un lungo tour in Europa per spiegare la situazione dell’Afghanistan. Numerose le tappe italiane. La incontriamo durante il suo appuntamento romano, organizzato dalla Comunità di san Paolo, dal Cisda (Comitato italiano di solidarietà con le donne afghane) e dalla Sosta (associazione di sostegno dei profughi afghani). Malalai Joya Sono passati più di sedici anni dall’inizio dell’intervento occidentale che doveva liberare il paese dai taleban, qual è la situazione? Vengo da un paese ferito, dove la vita della popolazione è in pericolo a causa delle bombe, l’uso di droni, attacchi suicidi, pubbliche esecuzioni, rapimenti, stupri...