Cultura
Judith Schalansky, ciò che si rende indimenticabile
L'intervista Parla l’autrice di «Inventario di alcune cose perdute» (Nottetempo). «Trovare le parole adatte quando qualcuno muore». Anche se tutti i rituali sono sospesi. «Sono fermamente convinta che la storia del mondo possa essere raccontata partendo dai suoi margini, che siano isole remote o interruzioni nella tradizione»
La scrittrice Judith Schalansky
L'intervista Parla l’autrice di «Inventario di alcune cose perdute» (Nottetempo). «Trovare le parole adatte quando qualcuno muore». Anche se tutti i rituali sono sospesi. «Sono fermamente convinta che la storia del mondo possa essere raccontata partendo dai suoi margini, che siano isole remote o interruzioni nella tradizione»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 aprile 2020
Tutto ciò che perdiamo sulla terra va a finire sulla luna, ci fa sapere scherzosamente Judith Schalansky riprendendo un’antica leggenda. «Qui da noi sulla Luna non ci attende la rinascita, ma solo la decomposizione in una sottile polvere grigia dotata di carica elettrica – un processo irreversibile su cui la nostra atmosfera così rarefatta e simile al vuoto ha un’influenza straordinariamente favorevole» scrive nell’ultimo capitolo del suo Inventario di alcune cose perdute immaginando un ufficio oggetti smarriti tra i crateri lunari. Chissà se ci sono finite anche tutte le specie estinte di cui ricostruisce la storia lo scrittore e giornalista...