Visioni
Julia Fuhr Mann: «I modi per includere le atlete trans ci sono»
Venezia 80 Julia Fuhr Mann, all’esordio con «Life Is Not a Competition, But I’m Winning» presentato alla Settimana della critica, la violenza del binarismo sui corpi
Scena da «Life is not a competition, But I’m Winning»
Venezia 80 Julia Fuhr Mann, all’esordio con «Life Is Not a Competition, But I’m Winning» presentato alla Settimana della critica, la violenza del binarismo sui corpi
Pubblicato circa un anno faEdizione del 3 settembre 2023
Lucrezia ErcolaniVENEZIA
Julia Fuhr Mann Nel 1928 le donne hanno corso per la prima volta ai Giochi olimpici, ma bastò la caduta di un’atleta per dare adito alla tesi della «costituzione debole». Le donne tornarono a correre alle Olimpiadi solo 32 anni dopo. È una storia millenaria fondata sull’esclusione, quella dello sport, come messo in luce da Life Is Not a Competition, But I’m Winning, il lungometraggio d’esordio della regista tedesca Julia Fuhr Mann presentato alla Settimana della critica. Un lavoro in cui materiali d’archivio si alternano a immagini del presente, con il filo rosso della violenza del binarismo sui corpi delle...