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Julian Assange e il contropotere dell’opinione pubblica
La mobilitazione Dall'associazionismo globale (e italiano) al lavoro di ricerca del team legale, la liberazione del fondatore di WikiLeaks passa anche per la spinta dal basso
Julian Assange – Ap/Matt Dunham
La mobilitazione Dall'associazionismo globale (e italiano) al lavoro di ricerca del team legale, la liberazione del fondatore di WikiLeaks passa anche per la spinta dal basso
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 26 giugno 2024
Un respiro di sollievo nelle prime ore della notte tra lunedì e martedì scorsi: all’1.44 ecco la notizia sognata. Assange è libero. A breve – il 9 e 10 luglio – l’Alta Corte del Regno unito avrebbe preso una decisione definitiva. Ma qualche giorno prima, finalmente, le porte del carcere speciale di Belmarsh (chiamato la Guantanamo inglese) si sono aperte. IL COLLEGIO di difesa ha strappato al dipartimento di giustizia statunitense la possibilità di patteggiare il primo capo di imputazione previsto dall’Espionage Act del 1917 (la cospirazione per ottenere notizie riservate). L’eventuale pena non sarà superiore, comunque, a quella già...