Visioni
Julião Sarmento, per una cartografia del desiderio
Mostre «Abstracto, Branco, Tóxico e Volátil»: la personale dell'artista portoghese scomparso nel 2021, al Museu Coleção Berardo di Lisbona, a cura di Catherine David. Nel suo vocabolario conciso, alcuni temi ricorrenti: il corpo femminile, la sessualità, la trasgressione, la memoria
«Segredos», 1987, Julião Sarmento Estate, foto di Atelier Julião Sarmento
Mostre «Abstracto, Branco, Tóxico e Volátil»: la personale dell'artista portoghese scomparso nel 2021, al Museu Coleção Berardo di Lisbona, a cura di Catherine David. Nel suo vocabolario conciso, alcuni temi ricorrenti: il corpo femminile, la sessualità, la trasgressione, la memoria
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 2 luglio 2022
Lorenza PignattiLISBONA
Le opere Julião Sarmento ci invitano a entrare in un gioco di enigmi enunciati e irrisolti, indicati per sottrazione e mai rivelati. Tra i maggiori artisti portoghesi, scomparso nel maggio dello scorso anno, Sarmento inizia a lavorare negli anni ’70, quando usa la fotografia per catturare, enumerare e mettere in scena situazioni ambigue e indefinite. In quegli anni si interroga sullo statuto della fotografia con sequenze di immagini che anticipano le riflessioni compiute, negli ultimi anni, da storici e critici come Joan Fontcuberta. Non segue le istanze classificatorie e archivistiche della fotografica concettuale, vuole invece sperimentare nuove forme di rappresentazione,...