Cultura
Julio Cortázar e lo sguardo fisso all’invisibile
Julio Cortàzar Il 26 agosto di cent’anni fa nasceva lo scrittore argentino. La sua vocazione più autentica si riassume nell’attitudine a mostrare «l’altro lato delle cose». L’editoria festeggia raccogliendone i racconti e le varie riflessioni metanarrative
Un ritratto di Julio Cortázar
Julio Cortàzar Il 26 agosto di cent’anni fa nasceva lo scrittore argentino. La sua vocazione più autentica si riassume nell’attitudine a mostrare «l’altro lato delle cose». L’editoria festeggia raccogliendone i racconti e le varie riflessioni metanarrative
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 26 agosto 2014
«Se, tra le cose che ho scritto, qualcuna è servita per mostrare l’altro lato delle cose ai miei lettori e ai miei amici, è facile intuire che ciò costituirebbe la più grande ricompensa cui possa ambire. Personalmente continuo ad avvertire la presenza di qualcosa che si trova dall’altra parte delle cose, per questo non smetterò mai di cercare». Questa ipotesi augurale, in pronuncia modesta, formulava Julio Cortázar in un’intervista televisiva del 1977. Ora, ad anni di distanza, di fronte al vasto corpo della sua opera, non si può che convenire: ha davvero guadagnato la ricompensa cui ambiva. Scrivere è stato...