Juventus, l’onda lunga della sentenza
Calcio La querelle delle plusvalenze non è la sola legata al club torinese, il rischio di ulteriori penalizzazioni per la vicenda legata agli stipendi
Calcio La querelle delle plusvalenze non è la sola legata al club torinese, il rischio di ulteriori penalizzazioni per la vicenda legata agli stipendi
La redazione consiglia:
Juventus Inter, tra maghi e alambicchi il derby d’ItaliaIl club bianconero rischia ancora di più, se la procura federale decidesse di procedere anche sul filone delle “manovre stipendi”.
GLI ACCORDI sottoscritti tra dirigenti e calciatori, su carte non federali e non depositati, violerebbero infatti, se riconosciuti tali, l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva e possono portare a penalizzazioni e a pesanti multe per la società. Ecco cosa dice l’articolo in questione: “La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto”. Intercettazioni, prove documentali, qualche parola di troppo dei dirigenti della Juve: quei 15 faldoni, migliaia di pagine di intercettazioni e interrogatori, arrivati dalla procura di Torino che lavora all’inchiesta Prisma – il processo parte a fine marzo -, potrebbero produrre nuove sanzioni. Anche una nuova penalizzazione, più corposa rispetto ai -15 punti decretati dalla Corte d’Appello sulle plusvalenze, con ricorso juventino entro un mese e decisione di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni entro un paio di mesi. Da settimane, a proposito della “manovra stipendi” juventina si fa riferimento alla famosa “carta Ronaldo”: l’accordo (mai firmato dal calciatore) che prevedeva il pagamento di 19 milioni e mezzo di euro al giocatore portoghese in caso di cessione dell’asso portoghese, che si è verificato lo scorso anno, al Manchester United.
MA NON CI SAREBBE stato solo un accordo con Ronaldo. Si parla, da intercettazioni e nuovo materiale, che 17 calciatori avrebbero accettato il rinvio dei pagamenti. Stralci delle intercettazioni sono stati pubblicati nelle scorse settimane, tra chi come Dybala si diceva non concorde all’intesa e con Chiellini a trattare tra la società e i compagni di squadra. Che a loro volta, se il differimento fosse accertato, rischiano un mese di squalifica. La società bianconera, invece, potrebbe essere costretta a guardare da lontano le coppe europee per qualche tempo.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento