Visioni
Kadid, Rufai e le altre. Una parata di resistenza
Teatro Cantieri Meticci ha lanciato da qualche anno una serie di laboratori nei centri di prima e seconda accoglienza. Un progetto che sperimenta una forma di cittadinanza attiva
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Teatro Cantieri Meticci ha lanciato da qualche anno una serie di laboratori nei centri di prima e seconda accoglienza. Un progetto che sperimenta una forma di cittadinanza attiva
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 agosto 2015Edizione 19.08.2015
Linda ChiaramonteBOLOGNA
«Mentre cammini per strada,libero della tua direzione, pensa agli altri: coloro che non possono passare attraverso i muri. Quando tutti tengono chiusa la porta, pensa agli altri: a chi sta bussando. Tieni aperta la tua». Sono alcuni esempi di elaborati, frutto dei laboratori teatrali tenuti dentro sei diversi centri di prima e seconda accoglienza di Bologna. Prendendo spunto e parafrasando i versi di Pensa agli altri del poeta palestinese Darwish, alcune donne straniere, che frequentano il centro Agave che segue madri e bambini nel loro delicato e a volte difficile rapporto, in un caldo pomeriggio di fine giugno, con l’aiuto...