Visioni

Karen Dalton, voce d’angelo

Karen Dalton,  voce d’angelo

Musica Un talento unico della scena folk del Greenwich Village. Adorata da Dylan, ha attraversato una vita tumultuosa. E' stata tra gli ultimi esponenti della tradizione orale, in procinto di passare il testimone alla nuova generazione di musicisti che avrebbe dato vita al movimento di protesta dei ’60

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 30 ottobre 2016
La Billie Holiday del folk, Sweet Mother K.D, la Miglior Cantante mai Sentita, la Principessa Cherokee: sono vari e pittoreschi gli appellativi di Karen Dalton. Nessuno però l’ha mai paragonata a Holly Golightly, la protagonista di Colazione da Tiffany, la novella di Truman Capote, più cruda e senza lieto fine rispetto al film di Blake Edwards. Nel libro O.J.Berman, l’agente che ha cercato di lanciarla a Hollywood, dice che Holly buca lo schermo e ha stile «perfino quando apre la bocca e non si capisce se è una contadinotta, una dell’Oklahoma o che so io». Holly viene dal Texas, che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi